Territorio Nazionale – Sette persone arrestate e 23 perquisizioni eseguite per doping.

06 Settembre 2013 : ore 18,15 : FONTE – Arma dei Carabinieri Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – 

Nella mattinata, 100 Carabinieri dei NAS e dei Comandi Provinciali dell’Arma Territoriale, in Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Liguria, ed Emilia Romagna, hanno eseguito – su disposizione del GIP presso il Tribunale di Saluzzo (CN) – 7 arresti (5 in carcere e 2 ai domiciliari) e 23 perquisizioni locali e personali. Nell’indagine sono indagate 20 persone (13 in stato di libertà) responsabili, a vario titolo, di importazione e distribuzione di sostanze anabolizzanti e stupefacenti approvvigionate su canali internazionali, ricettazione, uso e commercio di farmaci illeciti e dopanti, esercizio abusivo della professione sanitaria. Gli accertamenti, sono partiti dall’individuazione – da parte del NAS di Alessandria – del titolare di una palestra di Saluzzo, atleta di body-builder a livello regionale e nazionale, che acquistava, sia da fornitori stranieri (soprattutto rumeni) sia su siti internet attestati all’estero, farmaci anabolizzanti privi di autorizzazione in Italia, alcuni dei quali – a base di “Nandrolone” – inseriti nella tabella stupefacenti. La successiva attività investigativa ha fatto emergere un traffico di sostanze anabolizzanti e stupefacenti – provenienti dall’Est Europeo – posto in essere da un rumeno (già agli arresti) dipendente di un’agenzia straniera di viaggi in autobus – con filiale in Torino – specializzata nella tratta Italia-Romania. Il soggetto riceveva gli “ordinativi” tramite posta elettronica e – avvalendosi di 2 autisti connazionali – organizzava spedizioni in Italia di farmaci illeciti, occultandoli tra bagagli e pacchi collocati sugli automezzi. Le sostanze, quindi, venivano cedute a vari soggetti (il titolare della palestra di Saluzzo ed un suo amico, una guardia giurata ed un imprenditore edile del bresciano – questi ultimi preparatori atletici presso palestre) che a loro volta le distribuivano a persone gravitanti nel mondo del “body building” del nord Italia. Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di denunciare il titolare della palestra cuneese anche per esercizio abusivo della professione medica di dietologo, in quanto – pur essendo privo di titolo – elaborava diete personalizzate per alcuni dei frequentatori della sua struttura. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate oltre 1600 tra fiale, flaconi e compresse di sostanze anabolizzanti (per un valore di circa 10mila euro), nonché personale computer, telefonini e documentazione varia (tra cui diversi piani dietetici).

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