MISSIONE UNIFIL: LE LAF ACQUISISCONO NUOVE CAPABILITIES

15 Aprile 2019: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

Le Forze Armate Libanesi, durante l’esercitazione “Blue Hammer 3”, condotta con i Caschi Blu italiani della Missione UNIFIL e assetti combined, evidenziano il conseguimento di nuove capacità addestrative ed operative

Nel training hub di Chawakeer (Tiro), alla presenza del Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, Generale di Divisione Stefano Del Col e di una delegazione internazionale composta da 14 membri, di cui tre del Congresso degli Stati Uniti d’America e diversi rappresentanti di alto profilo delle Nazioni Unite, si è svolta l’esercitazione congiunta “Blue Hammer 3”.

Le Lebanese Armed Forces (LAF) e la Joint Task Force Lebanon (JTF-L) – Sector West (SW), con assetti combined (Italia e Croazia), sulla scia della precedente edizione di fine febbraio, hanno pianificato, organizzato e condotto un’attività che sintetizza intensi mesi di training e che evidenzia le capacità acquisite dalle LAF in termini di operational capability ed autonomia addestrativa.   

La “Blue Hammer 3”, come elemento di novità rispetto all’esercitazione passata, ha introdotto:

– l’intervento con assetto Improvised Explosive Device Disposal (IEDD) che, congiuntamente al team Explosive Detection Dog (EDD), ha condotto un’operazione per il controllo di un possibile ritrovamento di ordigno esplosivo improvvisato, occultato all’interno di un’autovettura segnalata da una pattuglia delle LAF;

– prove di ardimento;

– l’arresto di una minaccia con cattura del nemico durante il combattimento in ambiente urbano (CQB);

– la dimostrazione, condotta esclusivamente dalle LAF, di un assalto di plotone motorizzato, con recupero di un ferito, orientato alla neutralizzazione di forze avversarie.

In precedenza, le Lebanese Armed Forces, a testimonianza delle capabilities conseguite, sono state altresì in grado di condurre una esercitazione similare, sempre a Chawakeer, senza il supporto di UNIFIL, dimostrando che il frutto di mesi di addestramento, unito all’introduzione di una nuova forma di training “a domicilio”, ha consentito un salto qualitativo, non solo in termini addestrativi, ma anche in relazione al numero di personale formato.

Ad oggi, infatti, sono circa 1500 i militari delle LAF addestrati, tra 5ª Brigata e 5° Reggimento di Intervento Rapido (RIR), che hanno partecipato a 55 corsi di cui 45 basici, 5 concepiti per la formazione avanzata e altrettanti corsi speciali.

Inoltre, sono tre le sedi dove la JTF-L ha condotto addestramento a domicilio: oltre al training hub di Chawakeer, sono state svolte lezioni in un’altra struttura delle LAF della città di Tiro e presso la base delle Forze Armate Libanesi di Kafr Dunin.

Oggi, le Lebanese Armed Forces, che al termine del conflitto del 2006, con la Risoluzione UNSCR 1701 e dopo oltre tre decenni, si sono rischierate nel sud del Libano sino alla Blue Line, sono in grado di pianificare, organizzare e condurre esercitazioni e attività operative sia congiuntamente sia singolarmente, grazie anche alla costante assistenza degli uomini e delle donne del contingente italiano di Sector West, verso il raggiungimento della full operational capability.

2nd Exchange meeting between UNIFIL and LAF female soldiers

Le nuove abilità conseguite, non sono state acquisite solamente in termini di formazione addestrativa, ma anche attraverso simposi e workshop, non ultimo il “2nd Exchange meeting between UNIFIL and LAF female soldiers” condotto a Shama, sede del contingente italiano.

Nello specifico, 15 peacekeepers donne di UNIFIL, provenienti da 8 paesi diversi, Cina, Ghana, Irlanda, Italia, Repubblica di Corea, Malesia, Francia (FCR – Force Commander Reserve) e Tanzania (effettive alla Polizia Militare) e 6 soldatesse delle LAF del reparto di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), si sono incontrate con lo scopo di sviluppare progetti e attività condivise sul tema della parità di genere.

Lo scambio di esperienze, alla luce della Risoluzione 2433/2018 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) che prevede di assicurare una presenza significativa del personale femminile in tutti gli aspetti delle operazioni di peacekeeping, ha permesso, alle partecipanti, di relazionarsi con diverse realtà, confrontando differenze e similitudini relativamente alle sfide affrontate e alle opportunità offerte dal mondo militare.

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –

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