Il 3° NUCLEO AEREO GUARDIA COSTIERA “SUPRA FLUCTUS VIGILO” – Parte 1a

5 Febbraio 2018: FONTE -Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News

Testo Raffaele Fusilli
Foto 3° NAGC, Pierino Di Nicola, Raffaele Fusilli

PARAGRAFO 1 – Genesi e sviluppo

Determinato dalla decisione dell’allora Ministro della Marina Mercantile, On. Carlo Vizzini, di intervenire a seguito dei danni ambientali ed economici nei settori pesca e turismo seguiti alla comparsa di consistenti aggregati di mucillagine in Adriatico Centro-settentrionale, l’incarico di effettuare uno studio accurato del fenomeno fu affidato, all’inizio degli anni 90, sia ad una Commissione Ad Acta appositamente istituita che a Telespazio (agenzia all’avanguardia nel campo delle ricerche satellitari, con sede al Fùcino-AQ).
La conseguente esigenza di comparare i dati satellitari con quelli acquisiti entro l’atmosfera, comportò l’interessamento della Guardia Costiera stante la disponibilità del sistema Daedalus AA 2000 e 1268 multispettrale operante su 12 canali e 2 sensori CZCS/ATM (uno degli apparati di telerilevamento, più avanzati allora disponibili in Europa) in dotazione ai suoi P-166DL-3/SEM1.
Ad effettuare quotidianamente i monitoraggi furono, in un primo tempo, i velivoli del 1° Nucleo Aereo (all’epoca di base a Guidonia), in seguito, costituito il 2° Nucleo Aereo di Catania nel giugno 1989, allo scopo di non oberare eccessivamente il carico di lavoro dei primi due ma anche per meglio fronteggiare il flusso migratorio alimentato dagli sbarchi clandestini di profughi di origine albanese che tentavano di raggiungere le coste adriatiche (emergenza che raggiunse il suo picco negli anni 1991 e 1997), il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, in virtù della posizione centrale sull’Adriatico, ritenne opportuna l’istituzione di un terzo reparto a Pescara.
Al proposito, bisogna considerare i concetti ispiratori alla base della creazione della componente aerea del Corpo:

  • per l’ala rotante,
    intervenire entro 90 minuti in qualsiasi punto dell’area SAR di competenza;
  • per l’ala fissa,
    acquisire una dimensione strategica.

Tra il 1 luglio e l’agosto 1990 sull’aeroporto abruzzese, ancorché privo di una sede propria essendo gli uffici distaccati presso la Capitaneria di Porto, al comando del Capitano di Fregata (CP) Vitale Bellomo e dipendente dalla Direzione Marittima di Pescara (competente per Abruzzo e Molise), si formò l’embrione del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera montato su due macchine e costituito da personale proveniente da Guidonia ancora fresco di brevetto ivi conseguito presso il 303° Gruppo Volo Autonomo dell’Aeronautica Militare:

piloti

  • Andrea Malfatti,
  • Massimo Motta,
  • Paolo Pavese,
  • Gianluca Pegazzano,

specialisti

  • Vincenzo Altamura,
  • Donato Angelini,
  • Giacomino Fisanotti,
  • Vincenzo Italiano,
  • Gianfranco Perrone,
  • Antonio Rizzo,
  • Salvatore Sciaudone

operatori di volo

  • Michele DI CARLO,
  • Mario Mignani,
  • Massimo Nencini,

ufficiale tecnico

  • Massimiliano Geranio,

ufficiale

  • Marco Sprocati.

Entusiasmo e spirito pionieristico furono, in quel periodo, alla base dell’attività di telerilevamento per mesi svolta quotidianamente secondo le stesse modalità:

  • decollo alle 7:00,
  • atterraggio in tarda mattinata,
  • consegna al corriere dei nastri ampex contenenti i dati da recapitare al Fùcino per la decodifica.

Esperienza molto importante nella formazione del personale, la collaborazione con Telespazio ebbe termine nel 1993.
Stanti i disagi conseguenti la distanza dei propri uffici dal sedime aeroportuale, dopo qualche tempo, il Reparto ottenne strutture prefabbricate e container in prossimità degli aeromobili potendo così operare in condizioni più agiate; nei pressi dell’attuale terminal commerciale venne realizzato un hangar per il ricovero dei velivoli (ancor oggi esistente ma utilizzato dagli elicotteri dell’elisoccorso).
Fu solo il 12 Febbraio 1999, con l’ultimazione dei lavori di costruzione dell’aeroporto civile, che il 3° NAGC prese possesso della sede attuale, l’ex base dell’Aeronautica Militare “Pasquale Liberi”; qui, attraverso un’autotassazione, il personale ben presto allestì anche il circolo “Gianluca Acquaro”, in memoria del giovane collega scomparso nell’agosto 97.                                                                                                                                                                      Dopo oltre un decennio di onorato servizio, le prestazioni degli “Orca”, iniziarono a rivelarsi inadeguate per cui il Comando Generale delle Capitanerie ritenne indispensabile l’acquisizione di un velivolo più performante individuato nell’ATR-42 MP (Multi-Purpose) Surveyor, un aereo concepito per trasporto regionale ma che, con l’installazione di sistemi di missione idonei allo svolgimento dei compiti istituzionali propri della Guardia Costiera, in un secondo momento ha acquisito la certificazione militare.
Tre esemplari del velivolo giunsero quindi al reparto:

  • “Manta 10-01” serie 400, il 30 maggio 2001;
  • “Manta 10-02” serie 400, il 9 luglio 2004, definitivamente assegnato a Catania all’arrivo del velivolo successivo;
  • “Manta 10-03” serie 500 inizialmente in configurazione “green” (adoperato per trasporto e addestramento), il 3 febbraio 2010 e dal 2013 in configurazione MP.

Conseguentemente, dei tre “Piaggioni” in dotazione, nel 2004 due vennero assegnati al 2° NAGC di Catania.
Sempre nel 2004 in luglio, presso il 3° NAGC venne istituito l’Ufficio Sviluppo Linea Volo ATR-42MP (USLV con dipendenza funzionale e gerarchica dalla Direzione Marittima di Pescara) poi Nucleo Addestramento Ala Fissa (NAAF) dipendente dal 4° Reparto Ufficio Mezzi Aerei del Comando Generale e, dal 1 marzo 2011, responsabile dell’addestramento del personale (piloti, operatori di volo, specialisti).
Il terzo “Piaggione”, una volta dismesso, venne donato al Comune di Pescara come riconoscimento all’Autorità Civile per l’ospitalità offerta alla Guardia Costiera; collocato su di un piedistallo quale monumento “Dedicato alle genti d’Abruzzo eredi del poeta aviatore”, come recita la targa commemorativa posta sulla rotonda adiacente la base, venne inaugurato il 20 luglio 2008 nell’ambito delle celebrazioni per il ventennale della Componente Aerea della Guardia Costiera tenutesi presso il Reparto il giorno prima.
Nel novembre 2009 il reparto raggiunse il traguardo delle 10.000 hv sul “Manta” superando le 15.000 nel 2013.
Dello stesso anno è l’istituzione della figura di aerosoccorritore marittimo nei ranghi del Corpo, a Pescara attualmente sono presenti 5 esponenti di tale categoria in grado di operare in condizioni meteomarine avverse e di notte disponendo di NVG (Night Vision Goggles).
Nel 2015, alla vigilia del 150° anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, il 3° NAGC ha festeggiato i venticinque anni dall’istituzione.
Nel biennio 2015-2016, anche in prospettiva dell’arrivo degli elicotteri, è stata effettuata una serie di lavori di adeguamento delle infrastrutture:

  • rifacimento totale del piazzale linea volo (circa 10.000 mq);
  • rifacimento aviorimessa;
  • ristrutturazione palazzina Servizio Tecnico Aeromobili;
  • realizzazione hangar (mt 25×30) per AW-139 ed ATR-42MP più corpo officine;
  • realizzazione cala aerosoccorritori;
  • realizzazione locale linea volo (su una parete del quale, rivolto alla linea volo, campeggia un bel murale dedicato ad Hobart, simpatico meticcio per 16 anni mascotte del Reparto);
  • realizzazione magazzino componenti aeronautici elicotteri;

in attesa dell’ampliamento dell’apron Guardia Costiera, per 3 mesi i velivoli sono stati riposizionati sul piazzale antistante l’hangar ex AirOne.
Il 21 Gennaio 2016, alla presenza dell’Ammiraglio Nicola Carlone, Capo del 3° Reparto “Piani e Operazioni” del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, e del Direttore Marittimo di Abruzzo e Molise, Capitano di Vascello Enrico Moretti, è stata istituita la 3ª Sezione Volo Elicotteri.
La base pescarese, stante la presenza costante di almeno due AW-139 è così in grado di assicurare le attività di ricerca e soccorso, vigilanza ambientale e trasporto sanitario urgente con assistenza medica a bordo grazie ad un accordo con il locale SUEM 118 il cui personale sanitario ha effettuato una prima formazione con piloti ed aerosoccorritori del 3° NAGC.
L’8 Luglio 2016 sono stati inaugurati il secondo hangar completo di officine ed unnuovo piazzale aeromobili; un terzo hangar, ultimato a fine 2017, ha completato l’assetto logistico del Reparto.
Il 15.06.17 un quarto P-166DL3SEM è stato radiato.
Attualmente presso la base di Pescara, al comando del Capitano di Fregata (CP) Tc/Eli Luigi Amitrano (primo ufficiale tecnico al vertice di un Reparto Volo Guardia Costiera), sono schierati:

  • 1 ATR-42MP (Manta 10-01);
  • 2 AW-139CP (Nemo 11-11/12);

le cui missioni sono:

  • controllo attività di pesca;
  • controllo traffico mercantile/pesca/diporto;
  • MEDEVAC;
  • monitoraggio riserve marine;
  • pattugliamento marittimo;
  • polizia marittima;
  • SAR H24 365 gg/anno;
  • vigilanza ambientale e telerilevamento;
  • vigilanza flussi migratori.
  • ricerca velivoli e natanti in mare.

PARAGRAFO 2 – Organizzazione

Il 3° NAGC, al comando del quale si sono succeduti:

  • CF (CP) Vitale BELLOMO 01.07.90-31.12.92
  • CV (CP) Raul MONACHETTI 01.01.93-26.06.96
  • CF (CP) Pil Stefano UCCHEDDU 27.06.96-11.07.04
  • CF (CP) Pil Rosario CAPODICASA 12.07.04-24.08.08
  • CF (CP) Pil Daniele GIANNELLI 25.08.08-25 09.11
  • CF (CP) Pil Antonio PRENCIPE 26.09.11-22.11.13
  • CF (CP) Tc/Eli Luigi AMITRANO 23.11.13-

si suddivide nei seguenti Servizi:

Comando,

  • provvede alla trattazione di pratiche quali quelle di carattere generale, relative agli Ufficiali e di competenza del Comandante;

Generali,

  • provvede alla trattazione delle pratiche di carattere generale relative ai Sottufficiali ed al personale di Truppa dipendente;

Operazioni,

  • sovrintende, pianifica e coordina le attività addestrativo/operative;

Addestramento,

  • provvede a garantire il mantenimento delle qualifiche operative degli equipaggi di volo mentre dell’addestramento di piloti, operatori di volo e specialisti appena rientrati dalle rispettive scuole di formazione ed al rilascio di abilitazioni e qualifiche operative successive si occupa il Nucleo Addestramento Ala Fissa della Direzione Marittima di Pescara, provvede;

Sicurezza Volo,

  • svolge attività di investigazione su inconvenienti di volo acquisendo la relativa documentazione, ricoprendo un ruolo importante nella prevenzione degli stessi,
  • valuta le proposte del personale volte al miglioramento di servizi e procedure.

Tecnico,

  • provvede alla manutenzione dei velivoli al fine di garantire la continua aeronavigabilità;

Telerilevamento Ambientale,

  • acquisisce, mediante missioni di monitoraggio e pattugliamento, dati relativi a fenomeni ambientali naturali e non decodificandoli ed inviandoli allo STAI (Servizio Telerilevamento Ambientale Istituzionale) di Roma per la successiva elaborazione ed interpretazione;

Logistico Amministrativo,

  • si occupa della gestione dei fondi di bilancio accreditati a favore del Funzionario Delegato (Comandante), ne cura spesa e relativa rendicontazione, si occupa della gestione di beni mobili ed immobili, di tenuta e aggiornamento delle relative scritture contabili, dell’acquisto di materiali e di gestione scorte;

Tecnico di Base,

  • Provvede alla gestione ed al mantenimento delle infrastrutture del Reparto.

PARAGRAFO 3 – Servizio Telerilevamento Ambientale Istituzionale

Lo STAI (Servizio Telerilevamento Ambientale Istituzionale), dipendente dal 3° Reparto di MARICOGECAP, nasce nel 1995 nell’ambito del Servizio Aereo della Guardia Costiera; Pescara-Fontanelle ne ospita la Sezione distaccata che costituisce il tramite fra i Reparti Volo e l’Ente centrale; questo provvede ad emanare le direttive circa pianificazione delle missioni e relativi obbiettivi oggetto di monitoraggio, nonché ad interpretare ed elaborare i dati ottenuti e renderli fruibili a Regioni, enti locali, enti scientifici, Procure, ecc.
Scopo del telerilevamento è acquisire, utilizzando sia onde elettromagnetiche nel campo del visibile (luce bianca) che del non visibile (infrarosso, ultravioletto, radar), informazioni sull’ambiente terrestre a mezzo tecniche e strumenti interpretativi, analogici e digitali, atti ad estendere e migliorare la capacità percettive dell’occhio umano al fine di produrre una mappa del territorio inerente tanto informazioni climatiche quanto danni ambientali; il tutto sfruttando le proprietà di ciascuna materia di riflettere od emettere le radiazioni elettromagnetiche in funzione dell’interazione tra la materia e l’energia elettromagnetica fornendo una vera propria “firma spettrale”.
I dati provenienti da tale attività vengono estratti dall’apparato in formato digitale ed inviati allo STAI.
Le applicazioni relative all’acqua sono:

  • controllo inquinamento da idrocarburi batimetria d’estuario e litoraneo passivo;
  • dinamica d’estuario e litoranea;
  • effetto del prelevamento di ghiaia e sabbia dragata nei fiumi e negli estuari;
  • effetto su pesca;
  • eutrofizzazione estuario e lago;
  • formazione immagine di colore oceano;
  • identificazione sorgente inquinamento acqua;
  • monitoraggio e mappatura Poseidonia;
  • parametri di qualità acque lacustri;
  • parametri idrobiologici;
  • ricerca gas metano;
  • rilevazione discariche termiche;
  • scarichi sottomarini (anche di origine vulcanica) e litoranei;
  • sorgenti marine di acqua dolce;
  • studi impatto ambientale;
  • studi inquinamento costiero;
  • studi perdita idrocarburi a seguito naufragi;
  • studi termico-chimici inquinamento acque;
  • studi termico-infrarossi fauna selvatica e relativo habitat;
  • temperatura acque marine e litoranee;
  • tracciato alghe.

Quelle relative al suolo sono:

  • analisi del suolo, indagini agricole;
  • controllo discariche;
  • controllo salinità terreno;
  • controllo vulcani;
  • esplorazione acque freatiche;
  • esplorazione geotermica e geochimica;
  • esplorazione minerale;
  • indagini industriali e commerciali perdita di calore;
  • inventario vegetazione;
  • monitoraggio linee elettriche;
  • valutazioni erosione e degrado terreno;
  • valutazione danni da siccità;
  • ricerca idrocarburi;
  • ricerca stato dei pascoli;
  • risparmio energetico;
  • studi ecologici ed impatto ambientale;
  • studi umidità terreno;
  • studi urbani microclima;
  • studi utilizzazione terre;
  • studio ed inventario della foresta ricerca geobotanica;
  • tracciato del fuoco sui manti erbosi e nelle foreste;
  • tracciato geologico.

A titolo di esempio, per ciò che concerne gli incendi boschivi, da evidenziare come i sensori siano in grado di individuare (di giorno come di notte) i focolai penetrando il fumo denso, mentre, per quanto riguarda l’emergenza ecologica in Campania, il monitoraggio di coste e fiumi è servito a controllare se i rifiuti si fossero dispersi nelle acque allo scopo intervenire sollecitamente ove necessario.

PARAGRAFO 4 – Operazioni

Le performance di cui l’ATR-42 si è rivelato capace tanto nel corso di saloni aeronautici (come quello di Singapore 2002) quanto durante esercitazioni internazionali (quali la CEPCO 03 NORTH, incentrata sul contrasto all’inquinamento marino sul Mar Baltico) ben presto calamitarono l’attenzione di enti internazionali preposti alla lotta degli inquinamenti marini il che comportò richieste di interventi in vari contesti:

1991

  • Golfo di Molfetta, affondamento motocisterna Alessandro I con un presunto carico di sostanze tossiche;
  • Voltri, naufragio petroliera Haven;

2002

  • Golfo di Biscaglia, operazione congiunta, internazionale e interforze,
    finalizzata all’individuazione di chiazze di petrolio fuoriuscite dalla
    superpetroliera Prestige;

2006

  • Libano, operazione “Bahar”, mappatura aree marine e costiere inquinate da idrocarburi a seguito del bombardamento israeliano della centrale termoelettrica di Jieh, 30 km a sud di Beirut;

Terra dei Fuochi

  • 19 dicembre 2013, individuazione e localizzazione di anomalie e criticità ambientali delle aree sorvolate tali da permettere il diretto intervento delle unità operative di terra sui siti d’interesse per indagini e bonifica del territorio;

M/N “Norman Atlantic”

  • 28 Dicembre 2014, attività SAR (tra le più complesse che il Corpo abbia mai affrontato) per incendio a bordo M/N;
  • 14 febbraio 2015, scorta M/N nel porto di Bari;

M/N “Concordia”, arrivo a Genova

  • 27 Luglio 2014, monitoraggio e deconfliction traffico marittimo, interdizione d’area e continuo monitoraggio ambientale lungo il percorso del convoglio per un totale di 60hv diuturne.

Negli ultimi anni, con l’introduzione in linea degli AW-139CP, il 3° NAGC ha operato negli ambiti:

“Poseidon Intervention Operation”

  • 28 gennaio – 13 marzo 2016, operazione congiunta promossa dall’Agenzia Europea “FRONTEX”, rischieramento equipaggi presso Lesvos (Grecia) per monitoraggio flussi migratori irregolari diretti verso Paesi europei;

Emergenza Abruzzo

  • 24 Agosto 2016, attività MEDEVAC trasporto generi di prima necessità presso l’aeroporto di Rieti, coordinamento operazioni aeree presso la sede DICOMAC (Direzione Comando e Controllo) del Dipartimento della Protezione Civile in Rieti ad opera di personale del Reparto;
  • 18-22 Gennaio 2017, attività di soccorso a seguito gravi eventi calamitosi in aree montane abruzzesi e marchigiane ed in particolare alla slavina che ha investito l’hotel Rigopiano nel comune di Farindola.

PARAGRAFO 5 – Convenzioni

Numerose le missioni condotte dal 3° NAGC nell’ambito di convenzioni stipulate con Enti sul territorio nazionale, tali attività favoriscono sia un costante aggiornamento professionale che una più efficace azione di contrasto all’ecocriminalità; determinate attività di telerilevamento, infatti, ampliano la possibilità di scoperta di discariche abusive e materiali solidi tombati al suolo.
Di seguito, gli Enti con cui il Reparto ha collaborato:

  • Regione Abruzzo,
    per monitoraggio piattaforme lungo costa;
  • Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia,
    per monitoraggio e studio di aree marine e costiere interessate da fenomeni eruttivi;
  • Assessorato all’Ambiente delle Regione Campania ,
    per mappatura e caratterizzazione di aree contaminate nella Terra dei Fuochi;
  • Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti – Pescara,
    per riprese aeree finalizzate ad acquisizione ed elaborazione di immagini necessarie allo sviluppo di mappe di distribuzione di litotipi d’interesse e oggetti sepolti.

CREDITS

Gli autori ringraziano per cortesia, disponibilità, spirito collaborativo e supporto tutto il personale del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara ed in particolare:

CF (CP) Tc/Eli Luigi Amitrano, Comandante;
CF (CP) Pil. Andrea Chenda,Istruttore di Specialità/Responsabile Addestramento Piloti e Operatori Ala Fissa;
TV (CP) Pil. Giacomo Pacci, Capo Servizio Telerilevamento Ambientale;
Lgt Giuseppe Patané, Capo Segreteria Dettaglio;
1° M.llo Gilberto Mastronuzzi, operatore di volo;
C° 2ª Cl Np/Ov Fabio Tiralongo, Ufficio Standardizzazione – Ufficio Relazioni Esterne/AGDO.

 

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Commenti

2 Commenti

  1. Buongiorno, ho letto solo ora l’articolo! Nulla da dire, ben scritto con dovizia di informazioni molto precise anche se con omissioni su operazioni effettuate e non citate; comunque vi disturbo in quanto faccio parte dei primi arrivati al Nucleo Aereo di Pescara, il primo sul suolo pescarese.
    Tra l’altro nella foto del “giornale di bordo”, dove si vede la pagina dell’istituzione, c’è la mia firma……2°C. DI CARLO Michele.
    Grazie della correzione che vorrete fare, in quanto anche se di qualche hanno fa, è sempre visibile con possibilità di lettura da parte di chiunque.
    Michele DI CARLO (1° Lgt.)

    • Buongiorno 1° Lgt DI CARLO. La correzione del nominativo è stata effettuata e la fotografia da Lei menzionata è stata rimossa!
      Grazie della segnalazione e dell’attenzione che ci dedica.

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