INAUGURAZIONE NUOVA SEDE DEL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI PORDENONE

23 Giugno 2017: FONTE –  Comando Provinciale Carabinieri di Pordenone –

PORDENONE, 23 giugno: taglio del nastro per la nuova sede del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.  

Nella mattinata odierna si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, in via Planton 9, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, del Sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, del Prefetto, Maria Rosaria Laganà, del Comandante Interregionale Vittorio Veneto, Generale di Corpo d’Armata Aldo Visone, e numerose autorità civili, militari e religiose  interregionali, regionali e provinciali.

A partire dalle ore 9.50, dopo l’ingresso dei gonfaloni e gli onori al Comandante Generale resi dallo schieramento – un picchetto composto dai militari e dai Comandanti di Stazione del Comando Provinciale di Pordenone, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri e la Fanfara del 3° Reggimento Lombardia – la cerimonia, aperta a tutta la cittadinanza , è entrata nel vivo con la benedizione della bandiera italiana, issata sulle note dell’Inno d’Italia, gli onori ai Caduti, gli interventi delle autorità ed il taglio del nastro.

A seguire, le Autorità ed i cittadini intervenuti hanno visitato la nuova sede, occupata nel mese di dicembre dello scorso anno, struttura moderna e funzionale che risponde ad esigenze e dotazioni logistiche ed operative che ormai la vecchia caserma, ubicata in via del Carabiniere n. 2 – appartenente ad un privato e nella quale l’Arma era insediata fin dal 1972 – non poteva più garantire.

L’immobile, di proprietà comunale, consta di quattro corpi di fabbrica distinti, che ospitano, rispettivamente, il Comando – oltre al Comando Provinciale vi hanno sede la Compagnia e la Stazione di Pordenone – la mensa, l’autorimessa e gli alloggi di servizio.

E’ ubicato all’interno di un lotto di circa 10.500 metri quadri, completamente recintato, con accessi carrai e pedonali separati per la caserma e per gli alloggi; nelle coperture delle palazzine comando ed alloggi è presente un impianto solare termico.

A margine della cerimonia, il Comandante Generale ha portato il suo saluto ai Carabinieri della Stazione di Aviano, dove è stato ricevuto dal Comandante di Stazione, M.A.s.UPS Luigi Ruzza, e dal Comandante della Compagnia di Sacile, Cap. Michele Grigoletto.

Il Comando Provinciale e l’organizzazione territoriale dell’Arma.

Il Comando Provinciale è una componente dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri, al cui vertice è posto il Comando Generale.

L’organizzazione territoriale rappresenta il fulcro dell’attività d’istituto dell’intera Arma, in quanto assorbe l’81% della forza – oltre 86.000 unità – distribuita su un’intelaiatura di reparti estremamente capillare; è articolata in 5 Comandi Interregionali, 18 Comandi di Legione, 102 Comandi Provinciali – con giurisdizione corrispondente a quella della provincia amministrativa – 13 Comandi di Gruppo, 532 Comandi di Reparto Territoriale e Compagnia, e, per finire, 69 Tenenze e 4573 Stazioni, le articolazioni di base dell’Arma a livello locale.

Il Comando Provinciale di Pordenone, nello specifico, dipende dal Comando Legione “Friuli Venezia Giulia” di Udine, retto dal Generale di Brigata Vincenzo Procacci, inquadrato in seno al Comando Interregionale “Vittorio Veneto” di Padova, comandato dal Generale di Corpo d’Armata Aldo Visone.

E’ strutturato su un Ufficio Comando, il Reparto Operativo – a sua volta composto da Nucleo Investigativo, dal Nucleo Informativo e dalla Centrale Operativa – l’Aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, e 3 Compagnie – con sede a Pordenone, Sacile e Spilimbergo – da cui dipendono le 19 stazioni che coprono l’intero territorio provinciale.

Esercita le funzioni di direzione, coordinamento e controllo dell’attività dei reparti dipendenti ed ha la responsabilità dell’analisi e del raccordo delle attività operative e di contrasto della criminalità condotte nella provincia anche dai reparti speciali dell’Arma, che annovera nel territorio anche la presenza del  Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro – per la tutela alle normative in materia di legislazione sociale – con sede a Pordenone, del Nucleo Carabinieri presso la 132^ Brigata Corazzata “Ariete” di Pordenone e del Comando Carabinieri Aeroporto di Aviano – che espletano compiti di Polizia militare presso le due unità – e può contare sul qualificato apporto professionale dei Carabinieri del R.O.S. – Sezione Anticrimine di Udine, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità – tutela della salute – del Nucleo Operativo Ecologico – che espleta compiti di vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia ambientale – e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale – salvaguardia del patrimonio artistico e culturale – tutti con sede ad Udine.

Non sono inquadrati in uno specifico reparto, ma intervengono negli ambiti di competenza i Carabinieri specializzati sciatori, che operano nella vigilanza sulle piste del Piancavallo, nella stagione invernale.

La Medaglia d’Oro al Valor Militare “Attilio Basso”. 

La madrina della cerimonia, che ha proceduto al taglio del nastro, è stata la signora Ivana Basso, figlia di Arcangelo, portatore della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” attribuita allo zio, il Vicebrigadiere dei Carabinieri Attilio Basso, originario di Pravisdomini (PN), a cui è intitolato Comando Provinciale dell’Arma di Pordenone.

Attilio Basso è una figura storica dell’intera Arma friulana: nato nella frazione Fratta di Pravisdomini (all’epoca provincia di Udine, oggi Pordenone) il 21 luglio 1901, dopo aver lavorato come contadino e muratore, a 19 anni rispose alla chiamata di leva e nel novembre 1920 si arruolò nell’Arma dei Carabinieri.

Carabiniere a cavallo nel 1921, dopo aver prestato servizio per breve tempo nella Legione di Treviso, ottenne di essere trasferito nel Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica nel dicembre dello stesso anno.

Destinato alla Divisione autonoma Carabinieri della Cirenaica, si distinse nella campagna per la riconquista della colonia, riportando una ferita alla testa in combattimento sul Gebel nel maggio 1924 e meritando per tale episodio una Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Nel 1926 rientrò a Roma, ove rimase tre anni; nel 1933 fu trasferito in Tripolitania col grado di Appuntato e, nel gennaio 1936, fu mobilitato per l’Etiopia con la 392° Sezione Carabinieri.

L’entrata dell’Italia nella II Guerra mondiale lo vide protagonista ancora in terra d’Africa con il grado di Brigadiere; cadde eroicamente a Cheren, il 16 marzo 1941, continuando a combattere con fierezza nonostante le gravissime menomazioni inflittegli dal nemico.

L’eroico comportamento del Brigadiere Attilio Basso è compiutamente compendiato nella motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare che gli fu concessa “alla memoria”:

“Tipico esempio di purissimo combattente, dava le più fulgide prove di coraggio, eroismo, abnegazione, spirito di altruismo. Crivellato di pallottole di mitragliatrici in prolungato aspro combattimento sostenuto dal suo reparto e con un braccio spezzato, non lasciò il posto di combattimento: continuò ad incitare compagni ed inferiori alla resistenza e si trascinò oltre le linee per portare aiuto ad un ufficiale gravemente ferito. Quando le sue forze non gli consentirono più di esplicare azioni che solo elevatissimi spiriti possono compiere, lanciava morente verso il nemico l’ultima bomba di cui era in possesso, gridando: Viva l’Italia! Fintanto che i Carabinieri sono qui il nemico non passa!”. Cheren, 13 – 16 marzo 1941.

 

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