IL DOTTOR MAURIZIO MOLINARI, DIRETTORE DE “LA STAMPA”, PARLA ALLA SCUOLA UFFICIALI CARABINIERI

16 Giugno 2017: FONTE – Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri –

Mattinata di estremo interesse alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Le classi di tutti i corsi in atto nell’Istituto hanno potuto assistere a una conferenza del dottor Maurizio Molinari, direttore del prestigioso quotidiano torinese, dal tema “Il mondo islamico è in rivolta. E l’Occidente?”.

La sua esposizione è stata preceduta, nell’ordine, dagli interventi del generale di Divisione Vittorio Tomasone, comandante della Scuola, e del generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il giornalista e scrittore, forte di un’esperienza internazionale quale corrispondente da New York, Bruxelles e Gerusalemme, autore di numerosi saggi fra i quali il recente “Il Califfato del terrore” (2015) e l’ultimo “Il ritorno delle tribù” (2017), entrambi pubblicati da Rizzoli, ha spiegato con chiarezza a una platea composta perlopiù dai giovani frequentatori dell’Istituto le complessità di un mondo, quello islamico, ritenuto a torto un monolite interamente ostile al modello occidentale. Egli si è soffermato in particolare sui tre conflitti che oggi si svolgono nel suo seno: il primo interno ai sunniti, il secondo fra sunniti e sciiti, l’ultimo fra le varie sigle del jihadismo terrorista.

La conferenza, seguita fino all’ultimo con grande attenzione dall’uditorio, rientra in un ciclo di incontri ad ampio respiro, tendenti a offrire nell’ambito dei vari corsi erogati dalla Scuola Ufficiali Carabinieri una formazione completa, estesa ai grandi temi di attualità in ambito globale.

Terminata la propria relazione, dopo un dibattito animato dal comandante generale Tullio Del Sette, il direttore de “La Stampa” ha firmato il Registro d’Onore della Scuola apponendovi una dedica che, da sola, rende conto del suo spessore umano e professionale e del suo rapporto di profonda amicizia con l’Arma: “Testimone delle qualità dei Carabinieri in più luoghi del mondo, di fronte alle sfide più difficili, ho provato l’emozione di essere nel vostro laboratorio di idee a cui così tanti devono così tanto, perché non c’è nulla di più importante del sacrificio dei singoli che garantiscono la sicurezza collettiva”.

 

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