Svolto a Roma il workshop annuale per addetti alla pubblica informazione dell’Aeronautica Militare

02 dicembre 2016: FONTE – Aeronautica Militare –

Con il contributo di esperti militari e civili, è stato analizzato il ruolo della comunicazione interna nella creazione e condivisione del pensiero organizzativo e nello sviluppo della leadership

Si è svolta il 30 novembre a Roma, alla Casa dell’Aviatore, l’edizione 2016 del Workshop per addetti alla Pubblica Informazione (P.I.) dell’Aeronautica Militare, l’evento organizzato annualmente dall’Ufficio P.I. dell’Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore quale momento di aggiornamento per tutta la comunità P.I. della Forza Armata.

Hanno partecipato circa 90 addetti alla Pubblica Informazione in servizio presso Enti e Reparti della Forza Armata. Tra essi anche i 36 frequentatori del 2° Corso per “Specialista dell’Informazione e della Comunicazione istituzionale in campo militare-aeronautico”, svolto a Roma dal 14 novembre al 2 dicembre. Si tratta della seconda edizione del nuovo percorso formativo avviato l’anno scorso per sviluppare ulteriormente la formazione del personale dell’Aeronautica Militare addetto alla Comunicazione istituzionale, al fine di avere professionisti in grado di operare non solo nel campo della Pubblica Informazione (rapporti con i media giornalistici) ma in quello più ampio Public Affairs (rapporti con i media giornalistici, comunicazione esterna, comunicazione interna).

Ogni anno nel Workshop viene sviluppato un tema specifico relativo al settore della Comunicazione istituzionale. Questa edizione è stata dedicata al tema “Comunicazione, identità e cambiamento nelle organizzazioni moderne: il ruolo della comunicazione interna nella creazione e condivisione del pensiero organizzativo e nello sviluppo della leadership per avere un’efficace azione collettiva in contesti ad alta complessità, dinamicità ed incertezza”.

I lavori sono stati aperti dall’indirizzo di saluto del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, il quale ha sottolineato che “la nostra organizzazione è fatta di uomini e donne che si mettono a disposizione di altri per servire senza alcun interesse se non il bene comune” e che il compito principale della Pubblica Informazione è quello di “dare senso e importanza al lavoro della nostra organizzazione, presentandoci nel modo migliore, per dare merito a chi opera sul campo“.

A seguire si è svolta la cerimonia di consegna del premio “Comunicatore dell’anno 2016”, destinato al personale P.I. dell’Aeronautica Militare che nel corso dell’anno si sia maggiormente distinto. Quest’anno il premio è stato attribuito al Maggiore Daniele Lelli, Ufficiale P.I. della 31° Stormo di Ciampino che è tragicamente scomparso in un incidente stradale. In un ideale abbraccio di tutta la comunità P.I., il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha consegnato una targa a Marzia Lelli, sorella del Maggiore Lelli, e una al Comandante del 31° Stormo, Colonnello Filippo Quagliato, per mantenere vivo l’esempio di professionalità, dedizione e impegno, insieme al ricordo di un collega “speciale”.

Successivamente, grazie all’intervento di esperti militari e civili, sono state declinate le varie dimensioni attraverso le quali la comunicazione interna agisce nell’ambito dei processi organizzativi. In particolare, è stato analizzato il ruolo della comunicazione interna quale fattore abilitante del processo relazionale collettivo sul quale si fondano sia gli elementi portanti di ogni organizzazione (identità organizzativa, leadership, spirito di appartenenza, condivisione degli obiettivi organizzativi, ecc.), sia quei meccanismi interni che alimentano la capacità dell’organizzazione stessa di innovarsi e di adattarsi ai mutamenti dello scenario in cui opera.

Il primo intervento, tenuto dal Generale di Squadra Aerea Fernando Giancotti, Comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare, ha evidenziato come la comunicazione interna possa essere uno strumento efficace a supporto della leadership e dell’azione di comando, soprattutto nell’ambito dei processi di cambiamento organizzativo. Attraverso la presentazione di un caso concreto –  il progetto “L’allievo al centro” dell’Accademia Aeronautica – sono state illustrate alcune modalità operative dove la comunicazione ha dimostrato di poter sostenere l’azione di comando e accompagnare il cambiamento.

A seguire l’intervento del dott. Renato Vichi, responsabile “Media Relations per l’Italia” del Gruppo Unicredit, il quale ha trattato il tema “Comunicazione interna, identità e innovazione organizzativa: come i mutamenti dell’ambiente comunicativo esterno possono influenzare le strategie di comunicazione interna”. Dopo aver illustrato i mutamenti intervenuti nello scenario comunicativo, il dott. Vichi ha evidenziato il labile confine oggi esistente tra ambiente interno e ambiente esterno all’organizzazione, col risultato che il singolo dipendente non è solo un ricettore di informazioni, ma un amplificatore di esse, in positivo o in negativo, per cui svolge un ruolo molto importante ai fini dell’identità e dell’immagine dell’organizzazione.

Nell’ultimo intervento, il dott. Patrizio Regis, responsabile “Comunicazione Interna” del Gruppo Unicredit, ha parlato di “Comunicazione interna nell’era digitale”. A partire dalla constatazione del ruolo sempre più importante che oggi, con la diffusione dei social media, i dipendenti hanno assunto nel modo in cui viene raccontata un’organizzazione, il dott. Regis ha illustrato alcuni strumenti e attività di comunicazione interna che si possono utilizzare per rafforzare il senso di appartenenza e il grado di partecipazione in ambito organizzativo, al fine di affrontare al meglio le sfide dettate dai nuovi scenari della comunicazione.

I lavori si sono chiusi con l’intervento del colonnello Urbano Floreani, Capo dell’Ufficio Pubblica Informazione: “Coscienti che il cambiamento avviene anche grazie alla crescita della competenza, con questo Workshop abbiamo voluto concentrarci sugli aspetti di comunicazione interna. Affidiamo ai comunicatori della Forza Armata la missione, di certo impegnativa, di sostenere questo processo di sviluppo, con la rinnovata certezza che la comunità P.I., sempre più coesa, saprà adattarsi alle nuove sfide della comunicazione”.

 

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