Musica della Forestale: è più facile puntarti il dito!

20 Ottobre 2015: FONTE -Annamaria Cicchetti Stella d’italia News-

Il Corpo Forestale della Regione Siciliana, istituzione a statuto speciale del nostro paese europeo chiamato Italia, ha una banda musicale.

Musicisti, direttore e staff amministrativo.

Una banda musicale i cui componenti sono forestali, che, con tanto di diploma al Conservatorio di Musica, sanno anche suonare uno strumento musicale e quindi produrre emozioni.

Come lo sono i carabinieri, i poliziotti, gli aviatori, i marinai, i fanti, i finanziari, i vigili del fuoco, i vigili urbani, gli agenti di custodia: addirittura la Forestale dello Stato nel corso della sua storia faceva musica.

Uomini che hanno firmato un contratto di lavoro e che svolgono una professione, con diritti e doveri regolamentati ed in più sanno emozionare bambini, anziani, giovani, adulti e pure i politici, quando li “utilizzano” a lor comodo.

Diritti e doveri di una regione a Statuto speciale, il cui statuto, di certo non l’hanno “scritto i forestali”, al tempo non c’erano.

Sono operatori, ognuno con il proprio grado, il cui obiettivo è la salvaguarda della Natura, hanno  mansioni ben specifiche, sempre regolamentate da un contratto e in più dotati di un’arte, trasformata in passione che ha il potere di rendere ancor più vivo l’animo di coloro che incontrano.

Si può definire un valore aggiunto volto al benessere del naturale essere dell’umana persona.

Eppure viene spontaneo chiedersi: perché ogniqualvolta l’opinione pubblica deve essere informata sui veri costi della Pubblica Amministrazione di questo paese chiamato Italia, la stampa deve generalizzare ed imputare costi, sprechi e quant’altro di negativo si può cercare a strutture tecniche operative che fanno anche musica?

Un tempo assai remoto, i padri, ai figli che dell’arte musicale volevano farne la loro fonte di guadagno, dicevano che di musica non si mangia.

Invece, sembra che tutti i mali economici della Forestale isolana siano propri i musicisti.

Si pensava che in una regione, quale quella Siciliana, laddove l’arte e la cultura sono la massima espressione dello Stivale italiano, la tradizione popolare, espressa da una banda musicale, dovesse essere salvaguardata e magari aiutata a migliorarsi, laddove si sarebbe riscontrata una carenza.

Invece la stampa che fa?

Da sfogo alla tastiera senza tener in considerazione che nel 2015 le colpe degli sprechi sono da imputare a chi ha troppo e non a chi non ha nulla o arranca.

Sprechereste un pezzo di pane, se non avete nemmeno la farina e l’acqua per impastarlo?

Missioni dovute o non dovute? Costi eccessivi di manifestazioni?  Troppi forestali in ufficio e pochi fuori? Chi più ne ha più ne metta… senza aver riflettuto sull’utilità di un’organizzazione che se venisse meglio regolamentata e dotata di strumenti normativi corretti non si dovrebbe chiedere se è giusto o meno giusto finanziare un concerto musicale in una corsia d’ospedale per strappare un sorriso ad un fanciullo oncologico.

E dove la mettiamo l’empatia che la banda musicale, ben organizzata, favorirebbe nell’animo del cittadino siciliano che già deve lavorare su se stesso per rafforzare la fiducia nei confronti di un’Istituzione, dove già bivaccano “lavativi seriali”?

Senza poi pensare che la musica è cultura; se un popolo ne disconosce il suo valore, vuol dire che ha toccato il fondo del suo animo.

Insomma tra sprechi e mala organizzazione, dovuta a cattive consuetudini, è più facile puntare il dito e di tutta l’erba farne un fascio e perché no, mettiamoci pure in questo calderone anche la Musica.

Perché indossi un’uniforme? Sei di un’istituzione gerarchicamente organizzata? Hai il posto fisso?

Che la Regione Siciliana nel corso della sua esistenza sia stato un carrozzone con i bidoni dei soldi bucati lo sanno anche i Borboni che si stanno rigirando, ognuno nella propria tomba, ma almeno in questo “fascio d’erba” che si abbia il coraggio di “distinguere” il sentimento della Musica, di cui nessuno se ne è mai fatto carico e arricchito, se non tutti coloro che negli ospedali hanno potuto beneficiare del potere prodotto dagli strumenti musicali del Corpo della Forestale della Regione Sicilia e tutti all’unisono.

Prima di metter mano alla tastiera e sparare contro i sentimenti bisognerebbe guardarsi dentro e cercarne dei propri e poi, caricare a pallettoni contro i veri sprechi della Pubblica Amministrazione.

Le bande musicali, e tra le tante anche quella del Corpo della Forestale della Regione Siciliana,  hanno l’unico ingrato compito di far “sprecare” emozioni, condizioni di vita che stiamo dimenticando.

Annamaria Cicchetti

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