Torino: Un Carosello di Bravura, il commento di Annamaria Cicchetti

16 Aprile: Se mi avessero detto che la così inflazionata parola Pace mi potesse emozionare fino al punto di bagnarmi gli occhi, avrei storto il naso.

Non tanto perché, in questo contesto storico, la parola Pace mi lascia un po’ indifferente, visto che difficilmente, anche nel piccolo, fa fatica a mettersi in pratica, ma soprattutto per saperla salita su due mezzi militari VAM e un Lince.

Potrei far fatica a vedercela salire sopra, ed invece mi devo ricredere. Si proprio lui, quel blindato famoso per riportarci a casa i nostri soldati, anche se qualche volta ha sbagliato strada anche lui, purtroppo. Eppure ho provato un brivido di emozione in piazza Castello a Torino, nel vedere i due mezzi VAM, che di consueto vengono impiegati per il trasporto dei veicoli, trasformarsi in un palco da concerto: in lontananza scrutavo una grancassa, due timpani, e appoggiati ad alcune sedie, un trombone a tiro, una chitarra elettrica ed una tromba.

Chissà, mi son detta ed appoggiata alle transenne insieme a tanti altri ignari cittadini ho atteso.

Ed ecco la presentatrice prendere posto, il tocco sull’imperiale che echeggia e segna il passo. Da lontano intravedo Savio Ghiani, il mazziere della Fanfara della Taurinense che alza in alto la mazza. E’ il segnale di attenti, la ruota alla sua destra e la riposiziona al centro. Si parte!

Colpo di grancassa e passo destro in avanti, si marcia e si dà il via al Carosello.

Dalla ralla del lince posizionato di fronte ai due VAM spunta il Maresciallo Marco Calandri, direttore di uno spettacolo che sta per iniziare.

Il serpentone di uomini e strumenti in movimento di suddivide in due per poi riunirsi al centro della piazza e per un momento mi sento proiettata a qualche chilometro di distanza, a Modena. Per una frazione di secondo mi ritrovo al Festival Internazionale delle Bande Musicali militari, laddove la musica e la marcia insieme “sotto braccio” incontrano i colleghi stranieri per condividere l’amore per la musica sotto la bandiera della in Pace.

Il Trentatrè mi riporta a Torino, mi ricorda il compleanno della Taurinense, mi fa scrutare una Fanfara di giovani soldati che non sbagliano un passo, girano, s’incastrano, suonano e… all’improvviso sento il rombo di un motore sono altri due lince che si avvicinano, sulla ralla ci sono due “mitraglieri” speciali, il 1° caporale scelto Emanuele Di Raimondo, che imbraccia la sua cornetta e il caporal maggiore capo Angelo Maratea, armato della sua tromba e ci colpiscono con le note del Bolero Militare.

Anche il cielo torinese ha deciso di fermarsi a guardare e scegliendo la via della tregua, ha condiviso con i suoi concittadini  la Pace della Brigata Alpina Taurinense che saluta il suo pubblico più affezionato disegnando con le colorate mimetiche la lettera T di Torino.

Si! Si può fare la Pace con i soldati, specialmente con i soldati specializzati musicisti!

Foto P.I Brigata Taurinense

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