La polizia indiana

Come da copione la polizia dello stato canaglia del Kerala ha sfoderato la sua arma più subdola: una perizia balistica che proverebbe che l’arma che ha ucciso due cosiddetti pescatori del Kerala sia una di quelle che è stata sottratta allo Stato Italiano durante l’atto di pirateria compiuto dal governo del Kerala contro una nave italiana, la Enrica Lexie, colpevole di aver ostacolato un attacco di pirati provenienti dalle coste dello stato indiano.

E’ risaputo che la polizia indiana, non solo quella del Kerala, sia una tra le più corrotte e brutali del mondo intero e l’atto di pirateria compiuto ai danni della nave italiana Enrica Lexie basterebbe per dimostrarlo se non fosse sufficiente sapere che i diritti umani in India vengono puntualmente e brutalmente ignorati, che i poliziotti indiani rubano, uccidono, violentano senza che nessuno ponga freno alle loro violenze.

Ed è a questa gente che mandiamo persone inutili a fare inchini a mani giunte e a dispensare sorrisi ebeti e compiaciuti.

Ma poi c’è anche da chiedersi: ma quanto interessa agli italiani il fato dei nostri due Militari e l’orgoglio nazionale infangato dall’atto di pirateria indiano? il TGuno delle 1300 ha dedicato solo poche parole frettolose a questa notizia schiacciata tra le dimissioni di Bossi Junior dal ben pagato posto alla Regione Lombardia dove era entrato per decreto paterno e a quelle dei Beatles che si sono sciolti 40 anni fa. Perfino il mariolo navigante, quel Schettino che dopo aver causato la morte di una trentina di innocenti va a fare Pasqua in casa della sorella è stato più indagato giornalisticamente della gravissima mossa della polizia del Kerala.

E anche il nostro Presidente del Consiglio, arrivato senza che nessuno lo avesse eletto ai vertici dello Stato Democratico, si è espresso con preoccupazione sulla situazione in Siria ma non ha detto una parola sui nostri due Fucilieri di Marina ostaggi, tenuti in una fetida prigione del terzo mondo, di un governo ostile.

Fino a ora nessuno, e ripeto, nessuno ha osato pronunciare una parola chiara di condanna, ha parlato di ritorsioni economiche e diplomatiche. Continuiamo la farsa dei sorrisi, delle dichiarazioni di amicizia del dire che per ora va bene così ma che se poi si esagera…ma che ci deve fare lo stato canaglia del Kerala e il suo complice indiano per dire che sta esagerando?

Andrea Marrone

Condividi

Commenti

1 commento

  1. Egregio Direttore,

    Sorvolando sul copione del Governo Indiano dove ormai io ho espresso diverse volte il mio pensiero scrivendo chiaramente come sarebbe andata a finire.

    Quanto al fatto se dobbiamo chiederci quanto agli Italiani interessi dei nostri due Militari e l’orgoglio nazionale infangato dall’atto di pirateria indiano, io personalmente posso dire che agli Italiani interessa molto anzi moltissimo, lo dimostrano le manifestazioni silenziose fatte dagli Italiani, alle numerose lettere e sottoscrizioni inviate ai Giornali per la liberazione immediata dei nostri Militari, al Presidente del Consiglio Monti ecc. ecc.

    Ma è altrettanto vero che esiste un quasi silenzio da parte di molti telegiornali ma peggio ancora da parte delle nostre Istituzioni.

    Poco ci vorrebbe andare a battere i pugni all’Unione Europea che è sempre pronta a chiedere a pretendere e condannare l’Italia.

    Poco ci vorrebbe andare a battere i pugni all’ONU e alla Nato visto che partecipiamo con loro a Missioni all’estero distinguendoci per professionalità ed umanità a differenza degli Indiani vedi la loro missione Onu in Congo.

    Dove sono finiti tutti questi organismi?? Sono tutti preoccupati di fare la voce grossa con il governo indiano? Chi difendono ?? i pirati?? Un Governo Indiano che con lo stato federale del Kerala sponsorizza la pirateria?

    Dove è finito il nostro Governo?

    Bravi, complimenti a tutti, con questo avete dimostrato l’indifferenza verso due nostri Fucilieri di Marina, Uomini dello Stato Italiano che difendono lo Stato Italiano all’Estero con grandissima professionalità umiltà ed umanità che ancora adesso in galera in India indossano con grandissima dignità la Divisa Italiana.

    Io sono Italiano,orgoglioso di esserlo, orgoglioso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone di tutti i Militari e delle Forze dell’Ordine , tutti gli altri spieghino da che parte sono, di cosa sono orgogliosi perché qui nessuno ancora ha capito.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati