Chi difende i difensori?

Oramai sta passando talmente tanto tempo che i telegiornali nazionali o non danno notizie riguardanti i nostri due Fucilieri di Marina sequestrati dagli indiani o ne danno di ridicole tipo: “stanno bene, fanno ginnastica e mangiano cibo italiano”. E’ quindi il caso di ricordarsi che la Sovranità Nazionale italiana è stata e continua a essere violata in maniera grave e spudorata. Militari italiani in Missione, che indossano l’uniforme della nostra Marina Militare, sono stati prelevati a forza da una nave battente bandiera italiana e, conseguentemente, territorio italiano. Sono state sequestrate delle armi da guerra di proprietà dello Stato Italiano. Tutti atti riconducibili a una aggressione, compiuta con le armi in mano, ai danni di uno Stato Sovrano, nella fattispecie il nostro.

Nel frattempo vengono rapiti da degli esotici maoisti-ambientalisti, una sorta di No-Tav tribali, due italiani tanto sprovveduti da andare a fare delle salutari passeggiate in luoghi decisamente pericolosi e teatro di una guerriglia atavica. Lo stato aggressore, l’India, promette mari e monti per facilitarne la liberazione e questo dovrebbe, in qualche contorta mente asiatica, in qualche modo pareggiare il conto.

Ora vi dirò che io amo molto l’India. Vi ho passato momenti molto belli, amo i suoi colori vibranti, gli odori, le notti quando, sotto un cielo di velluto nero, si sentono i canti delle feste dei villaggi. Amo anche gli indiani, sorridenti, simpatici in un modo a volte buffo altre volte profondo. L’ho girata molto, conosco i suoi deserti, le montagne, le città sacre e profane. Conosco la sua storia e i suoi monumenti. Conosco però anche i suoi, molti, difetti e pericoli.

Dalla dominazione inglese gli indiani hanno preso una burocrazia farraginosa da cui è impossibile districarsi, un sistema giudiziario su cui si sono spalmati i pregiudizi indiani, basti pensare al caso di quei due giovani italiani accusati di averne ucciso un terzo solo perchè dividevano una camera d’albergo e uno di loro era una donna, prova evidente, per il giudice che pur indossando le ridicole parrucche inglesi rimaneva profondamente indiano, che lì agiva una mente criminale dal momento che nessuna donna dividerebbe la camera con due uomini di cui uno è il suo fidanzato e l’altro no. E, non dimentichiamocene, una nonocuranza dei diritti umani a cui si aggiunge la periodicità degli scontri etnici dove i Musulmani massacrano gli Hindu e poi gli Hindu massacrano gli indiani in cicli inevitabili come i monsoni e spesso aizzati da una classe politica spregiudicata e corrotta.

La stessa classe politica con cui i nostri diplomatici dai guanti bianchi fanno delle lunghe, piacevoli e improduttive chiacchierate.

L’impressione, dopo tanto tempo, è che si sia sottovalutato il fatto quando si stava compiendo e che, successivamente, non ci si sia attivati nelle maniere più opportune. Forse gli interessi economici hanno contato qualcosa, forse ai piani alti della Politica si è troppo impegnati con l’articolo 18 o con cercare di stimolare una economia sfinita dalla pressione fiscale, oppure, sempre forse, nonostante i discorsi di facciata la sorte di due Marinai non è una priorità così importante per il Governo.

Con incredulità ho sentito dire dall’elegante Sottosegretario Staffan de Mistura che “Anche il più esperto Fuciliere di Marina può fare degli errori”. Che chiunque possa fare degli errori è una banalità neppure degna di essere discussa ma che De Mistura, in un clima avvelenato come quello della politica indiana, avrebbe fatto meglio a tenere per sè questa banalità è altrettanto ovvio. C’è da chiedersi: abbiamo le persone giuste sul campo?

Abbiamo sopportato che gli americani si portassero via il loro pilota, probabilmente un deficente, che causò la siagura del Cermis, abbiamo incassato anche la morte di Calipari, sacrificatosi per salvare una ingrata e sprovveduta reporter, abbiamo subito lo schiaffo del Brasile che ha rifiutato di consegnarci un assassino per la ridicola idea che in Italia potesse venire torturato…Torturato!

Sarebbe ora di riprendere coscienza della importanza di essere uno Stato Sovrano e di comportarsi come tale e non, come accade puntualmente, abbozzare, pagare fior di milioni di euro a rapitori salvo poi stupirsi che gli inglesi non ci comunichino le loro operazione per paura che vengano divulgate o permettere che dei nostri militari in missione vengano sequestrati non da una oscura banda terroristica ma da uno stato estero.

Mi piacerebbe vedere qualcuno elargire meno sorrisi, inchini e manine giunte come per pregare nel saluto ai carcerieri dei nostri Marinai e invece mostrare, se li possiede, i cosiddetti “attributi”.

Andrea Marrone

 

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Commenti

4 Commenti

  1. HAI PERFETTAMENTE RAGIONE.
    ARRESTIAMO L’AMBASCIATORE INDIANO E TUTTI I CITTADINI INDIANI IN ITALIA.
    ANDIAMO A RIPRENDERCI I NOSTRI FUCILIERI!
    FOLGORE!!!

    • Ciao Marco, non esageriamo, mi aspetto dal mio Governo una risposta più ferma al sequestro dei nostri Fucilieri di Marina da parte del governo indiano e questa risposta potrebbe anche contemplare il richiamo del nostro ambasciatore da New Delhi e l’espulsione del loro personale diplomatico ma non è concepibile arrestare gli indiani in ritorsione…noi non siamo come loro!
      Andrea Marrone

  2. Egregio Direttore,
    Ho fatto un sogno!
    Ho sognato che il nostro sottosegretario Staffan de Mistura faceva le sue scuse al popolo italiano per aver stupidamente affermato al cospetto delle autorità indiane, (riferendosi ai nostri due fucilieri): – Anche il più espero dei fucilieri di marina può fare degli errori.-
    Nel mio sogno, il nostro sottosegretario, spiegava ai governanti indiani che la nostra nave era in acque internazionali (a oltre trenta miglia dalla costa) e che l’equipaggio tutto, nulla aveva avuto a che fare con l’uccisione dei pescatori indiani.
    Il bravo sottosegretario Staffan de Mistura esigeva pertanto le scuse del governo indiano per aver attirato con vile inganno la nostra nave nelle acque territoriali indiane con le conseguenze che tutti conosciamo.
    Ho la sicurezza assoluta che il sogno non si avvererà.

    Sig. sottosegretario Staffa De Mistura, per cortesia, restituisca l’onore al popolo italiano, non è compito suo e di nessun altro fare delle scuse o cercare giustifi-cazioni per azioni che non ci competono nel modo più assoluto.
    Non apra la bocca per dire banalità assolutamente non richieste.
    Siamo stanchi di doverci vergognare per l’incapacità dei nostri politici (tecnici e non), in modo particolare quando ad essere minacciata è la vita dei nostri uomini.

  3. Egregio Direttore,
    Condivido in pieno tutto il suo articolo, non fa una piega, ne avevamo parlato a voce qualche giorno fa.
    Anche a me come la maggior parte degli Italiani fa molta rabbia il comportamento dell’Armatore e del Comandante che pur essendo in acque internazionali hanno deciso di tornare indietro su richiesta ingannevole delle autorità Indiane ( errore gravissimo per non dire di peggio).
    Poi altro errore quello di fare scendere dalla petroliera i Nostri Marò, chi avrà mai avuto queste infelici idee?
    Adesso le parole molto ambigue e banali del Sottosegretario Staffan de Mistura , ma siamo sicuri che il Sottosegretario sappia quello che fa? Io penso proprio di no, sembra che anche lui come l’Armatore e il Comandate della Enrica Lexie remino contro, dimenticando che alcuni dei nostri esperti ispezionando il battello dei pescatori abbiano notato che i colpi non potevano essere partiti dalle armi dei Nostri Marò. Si i colpi sparati avevano una traiettoria orizzontale quasi dal basso e non verticale quindi dall’alto visto l’altezza della Enrica Lexie, il Sottosegretario Staffan de Mistura pensa che i nostri Marò abbiano delle armi segrete e particolari dove i proiettili dopo essere caduti in acqua tornino indietro come se fossero telecomandati?
    Anche il calibro dei proiettili che hanno ucciso i due pescatori sembrano essere diversi da quelli in dotazione alle Nostre Forze Armate. Dove è finita la perizia balistica e delle armi ( armi sequestrate ma di proprietà dello Stato Italiano)? La mia paura che anche la perizia stia per essere manomessa come tutta questa incredibile storia.
    Il Sottosegretario e il Governo Italiano avranno notato che i Nostri due Marò sono scesi dalla nave a testa alta, allo stesso modo sono entrati anche in galera, io vorrei che adesso la finissero con tante belle parole ed inchini e strette di mano con le autorità Indiane , che si diano una bella sveglia perché i Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non devono essere liberati tra una settimana o un mese o quando gli Indiani lo decideranno loro, dovevano essere a casa ieri, un mese fa, e spero molto che li facciano rientrare sempre a Testa alta in quanto sono innocenti e non con accordi sotto banco o pagando milioni di ero di risarcimento prendendoci delle responsabilità che non sono nostre. Gli Indiani cerchino i colpevoli in casa loro o tra le navi che in quel giorno erano in quella zona.
    Il governo Italiano restituisca a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone la loro dignità ed il loro onore, ed il rispetto a tutto il popolo Italiano.

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